Anita B.

Sceneggiatura: Edith Bruck e Roberto Faenza
Regia: Roberto Faenza
Jean Vigo Italia
Anno 2013, Assistenza ai Costumi

Il nuovo film di Roberto Faenza 'Anita B' è tratto dal romanzo "Quanta stella c'è nel cielo", scritto da Edith Bruck, che è anche sceneggiatrice del film insieme al regista. Nel cast di Anita B: Robert Sheehan e Eline Powell, Andrea Osvart, Antonio Cupo, Jane Alexander e Moni Ovadia.

Il film è prodotto dalla Jean Vigo Italia co-prodotto da Cinemaundici e sostenuto dalla BLS. Le riprese, sono avvenute in Alto Adige con una breve sortita a Praga.

Trama di Anita B.:
Anita, un’adolescente di origini ungheresi sopravvissuta ad Auschwitz, è accolta dall’unica parente rimasta viva: Monika, sorella di suo padre, che non vuole essere chiamata zia e vive l’arrivo della nipote come un peso. A Zvikovez, tra le montagne della Cecoslovacchia non lontane da Praga, Monika vive con il marito Aron, il figlioletto Roby e il fratello di Aron, il giovane e attraente Eli, la cui filosofia è spiccia: “gli uomini tirano giù i calzoni, mentre le donne pensano all’amore”. In quel villaggio dei Sudeti, territori in precedenza occupati dai tedeschi, i nazisti vengono rimpatriati a forza e gli scampati trasferiti nelle loro abitazioni, in una situazione di crescente tensione con l’avvento del comunismo. Attorno ad Anita, uomini e donne vogliono dare un calcio al passato, ballare, divertirsi, ascoltare di nascosto le canzoni americane trasmesse oltre cortina dalla Voice of America. Anita sogna come tutti, ma a differenza degli altri non nasconde l’anima. La ragazza è combattiva e piena di entusiasmo. La sua forza viene dal ricordo dei genitori persi nel lager. Ma nella nuova casa si trova ad affrontare una realtà inaspettata: nessuno, neppure Eli, con cui scoprirà l’amore, vuole ricordare il passato. E il più grande tabù è proprio l’esperienza del campo, quasi fosse qualcosa di cui vergognarsi. Quando Anita tenta di smontare quella difesa collettiva si trova davanti un muro di silenzi. Così, se vuole parlare di ciò che ha passato, può farlo solo con il piccolo Roby, che ha appena un anno e non può capire. Nella mescolanza di popoli e lingue che confluiscono attorno a Praga, Anita si confronta con personaggi indimenticabili: il vulcanico zio Jacob, coscienza critica della comunità ebraica ed estroso musicista nella festa del Purim; Sarah, la dinamica “traghettatrice” armata di pistola, che organizza l’esodo verso la Palestina; il giovane David, rimasto orfano per la tragica scelta dei genitori, con cui inizia una toccante amicizia. Improvvisamente, Anita si trova catapultata in una situazione imprevista, che la pone di fronte a unadecisione che richiede coraggio. E il film si chiude con un inatteso colpo di scena.


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